Si avvicina l’ora X per la pesca sportiva al tonno rosso che, salvo imprevisti, partirà il prossimo 16 giugno. Quest’anno per i pescatori sportivi italiani sono disponibili 15 tonnellate totali di tonni


E mentre sale comprensibilmente l’attesa per questo appuntamento che richiama migliaia di appassionati, si rincorrono voci di uno stop preventivo per il tonno che sarebbe motivato dall’esaurimento delle quote di cattura designate dal Mipaaf (ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali).



Per chiarezza e per dirimere ogni dubbio in proposito, precisiamo che tali voci sono probabilmente frutto di un’errata interpretazione di un decreto del Mipaaf stesso, ossia il Decreto direttoriale n. 13000 del 31 maggio 2017. Questo provvedimento, consultabile cliccando qui, agli articoli 1 e 2 menziona sì il divieto di cattura, sbarco e commercializzazione del tonno rosso a partire dal 31 maggio 2017, ma soltanto per i pesci presi involontariamente dai professionisti (indicati con il termine tecnico di ‘catture accessorie’), e bloccando altresì ogni eventuale deroga (leggasi aumento) per i professionisti che utilizzano il palangaro per i tonni.

Per la pesca sportiva alla data odierna rimane dunque tutto invariato, a meno che da qui al 16 giugno non si verifichino incrementi imprevisti delle catture totali autorizzate dal Mipaaf (che per l’annualità 2017 sono pari a 3.304,50 tonnellate complessive tra tutti i sistemi di pesca). Uno degli eventi che potrebbe determinare un aumento incontrollato delle catture di tonno rosso sarebbe, ad esempio, un consistente sequestro di tonni catturati illegalmente da pescatori non professionisti. Con conseguente chiusura anticipata, in questo specifico caso, della pesca sportiva al tonno rosso.
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