È stata ufficialmente ritirata la proposta di legge della regione Liguria che mirava ad istituire una licenza per la pesca in mare.
L’iniziativa era stata portata avanti dall’assessore all’Agricoltura della regione, Giovanni Barbagallo, che lo scorso settembre aveva ipotizzato una revisione della normativa ligure e la creazione di un permesso di pesca regionale. Scopo di questa proposta di legge era il contrasto alla pesca illegale, che secondo l’assessore Barbagallo sarebbe stato più efficace con una tassa a carico dei pescatori ricreativi. In prospettiva l’imposta avrebbe colpito circa 160 mila cittadini liguri che praticano la pesca sportiva in acque marittime, un’ipotesi subito duramente criticata e contrastata dalle associazioni Alleanza Pescatori Ricreativi e, naturalmente, dalla Fipo. 


“Qualunque pescatore sportivo venda il pesce catturato è semplicemente un abusivo, e dovrà essere perseguito in base alla legge vigente. Non vedo però quale possa essere il nesso tra una licenza per la pesca in mare e la lotta ai pescatori di frodo, visto che chi commette illeciti non sarà certo dissuaso a non farli più perché esiste un permesso a pagamento, senza il quale non è consentito pescare – spiega Ciro Esposito, presidente della Fipo -. Questa iniziativa, a nostro giudizio, è nata per mettere in evidenza una volontà di maggiore contrasto all’illegalità, con l’intenzione però di colpire un settore politicamente più debole rispetto a quello professionale e dove gli abusivi, che sono certo una minoranza, possono essere combattuti con gli strumenti normativi esistenti”.

La proposta di legge Barbagallo non ha comunque superato il vaglio della riunione di maggioranza ed è stata ritirata. “La Fipo, che difende i pescatori ricreativi di ogni settore, ha contrastato l’istituzione della licenza agendo in sinergia e collaborazione con l’associazione Alleanza Pescatori Ricreativi, alla quale va riconosciuto il merito di aver sollevato, per prima, la questione e di essersi subita messa in contatto con l’assessore Barbagallo. Il risultato di questa azione congiunta è stato positivo, ma non per questo abbasseremo la guardia e smetteremo di vigilare per scongiurare nuove analoghe iniziative, perseguendo sempre l’obiettivo di invogliare le persone ad andare a pesca e di incrementare il numero degli appassionati”.

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